RTL 102.5: la storia di una radio
Chi ascolta regolarmente la radio conosce sicuramente RTL 102.5, la radio più ascoltata in Italia. Si tratta di un’emittente privata che trasmette in FM proprio sulla frequenza di 102.5 su tutta la penisola.
Forse, però, non tutti sanno cosa significa l’acronimo RTL e quale sia la lunga e articolata storia di questa radio. Il nome della radio rappresentava, in origine, l’acronimo del nome Radio Trasmissioni Lombarde. Correva l’anno 1975 ed RTL (la frequenza 102.5 sarebbe stata aggiunta in seguito) veniva fondata a Bergamo da Leonida Sporchia che ha gestito la radio fino al 1987. In quell’anno, l’emittente venne infatti acquistata da Lorenzo Suraci che ne è ancora l’attuale presidente.
Inizialmente, l’acquisto da parte di Lorenzo Suraci era stato pensato come mezzo di promozione della discoteca Capriccio, un punto di riferimento ad Arcene, in provincia di Bergamo. Gli studi della radio, infatti, erano localizzati proprio nei pressi del locale. Inoltre, le trasmissioni potevano contare su un’antenna di grandi dimensioni e potenza localizzata proprio vicino agli studi e al locale.
Gli investimenti effettuati sulla radio in meno di tre anni permisero alla piccola rete locale di coprire tutta l’Italia del Nord e, successivamente, l’intera rete nazionale. Nel 1990, infatti, RTL sceglie la frequenza di 102.5 in FM per una copertura nazionale. Da allora cambia il proprio nome che, da RTL, diventa RTL 102.5 scegliendo di venire facilmente riconosciuta grazie alla presenza della frequenza di trasmissione all’interno del proprio nome.
Le trasmissioni di RTL 102.5
Parlare di RTL 102.5 dicendo che è una radio che trasmette esclusivamente i grandi successi musicali stranieri e italiani può essere leggermente limitante. Questa emittente radiofonica, infatti, si distingue per essere una delle poche ad utilizzare tutte le possibili piattaforme di comunicazione che la tecnologia mette a disposizione per produrre un gran numero di programmi e format, per garantire aggiornamenti tramite i notiziari o per dare vita a un gran numero di attività culturali.
Lo spostamento della sede, avvenuto nel 1997, ha permesso di utilizzare uno spazio di oltre tremila metri quadrati completamente realizzato al servizio della radio, ossia dei diversi programmi che vi venivano e vengono ancora trasmessi. Oggi, RTL 102.5 dispone di due sedi, una a Cologno Monzese e l’altra a Roma. Da entrambe le sedi vengono trasmesse un gran numero di trasmissioni e programmi che si distribuiscono tra la radio e le diverse piattaforme di comunicazione che, da sempre, sono state il punto forte di questa emittente.
Oltre alla diffusione in FM, la radio trasmette anche tramite la tecnologia Digital Audio Broadcasting (DAB) e, inoltre, è compatibile con la Digital Multimedia Broadcasting (DMB), uno standard che permette di trasmettere su tutti gli smartphone compatibili.
Le diverse tecnologie di trasmissione hanno permesso di affiancare, al canale ufficiale in FM RTL 102.5, anche una serie di canali telematici. Questi, pur avendo cambiato nome nel tempo, rappresentano elementi tematici della radio, ossia emittenti che puntano alla trasmissione di determinati generi musicali, dal rock classico alla sola musica italiana e molto altro.
Non solo musica
Oltre alle trasmissioni prettamente musicali, RTL 102.5 offre anche una serie di servizi gratuiti, riguardanti il meteo e il traffico. Nello specifico, grazie al Traffic Message Channel (TMC) invia in tempo reale informazioni relative al tempo atmosferico e al traffico nelle aree di interesse in modo da apparire sul display della radio senza interrompere i programmi musicali.
Per gli appassionati di calcio, poi, va ricordato che questa emittente radiofonica è stata la prima radio privata in grado di trasmettere partite di un campionato mondiale, grazie all’acquisto dei diritti del Campionato del Mondo di Calcio del 2010 e, successivamente, del 2014.
Infine, tra le attività extra-musicali si ricorda anche la collaborazione, nel 2016, con la casa editrice Mursia per l’organizzazione di un concorso di scrittura.